Being a Communicator
Today I attended a training. The title sounds cool: “Interpersonal Communication Skills”.
I chose it because I would like to become a good Communicator, like the famous phone…
This morning I learnt that I should move less my body when I’m talking to somebody, and if he is a Finn I should also keep a safe distance of 1 meter from him.
Then I should wisely mix visual, auditory and kinaesthetic communication, in order to adapt to any possible audience.
Finally, a good communicator is able to use patience and impatience at the same time. But this is too much for me, and now I’m getting really confused…
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Oggi ho partecipato ad un corso dal titolo interessante: “Comunicazione interpersonale”.
L’ho scelto perché vorrei davvero diventare un buon comunicatore, come il famoso telefono (freddura di sapore inglese)…
Quest’oggi ho imparato che dovrei muovermi di meno quando parlo, e se si tratta di un finlandese dovrei pure tenere una distanza di sicurezza di un metro.
Poi dovrei saper mescolare sapientemente la comunicazione visiva con quella uditiva e quella cinestetica, in maniera da potermi adattare ad ogni possibile pubblico.
Infine, un buon comunicatore sa usare pazienza ed impazienza allo stesso tempo. Ma questo è troppo per me, e comincio ad essere un po’ confuso…